Oggi sul Global Times, quotidiano cinese in lingua inglese, è apparso un editoriale dal titolo, China and US: between love and hate. Di seguito proponiamo un estratto di questo editoriale.
Quando il sottosegretario Usa alla Difesa Michael Flournoy ha detto in una conferenza stampa a Pechino, due giorni fa, che gli Stati Uniti non vedono la Cina come un nemico, un sondaggio on line condotto dal Global Times, ha rivelato che il 90% dei cinesi non crede a tali affermazioni.
Non è certo un sondaggio scientifico, ma l’esito riflette sicuramente l’atteggiamento generale dei cinesi nei confronti degli Usa. “Né amici, né nemici”, è un altra tipica percezione dei cinesi da parte americana.
Non ci si può aspettare affetto tra le due popolazioni. I due paesi hanno differenti ideologie, scontratesi nel passato e ancora oggi in disaccordo. Lo scetticismo regna da entrambe le parti. Ma ci sono buone ragioni per credere che questo reciproco sospetto non diventerà antagonismo né muterà le attuali politiche governative dei due paesi.
Le liti tra i due governi, non sono nuove, certamente, ma nel passato c’era una percezione netta di una politica anti cinese da parte dei governanti statunitensi. E’ un buon segno che la fobia anti cinese sia stata abbandonata da Washington in nome di conversazioni più costruttive.
Merito di questo progresso va a quei politici che hanno spinto per creare relazioni tra i due paesi, sia a livello economico, sia a livello sociale. Le incomprensioni politiche sono ancora all’ordine del giorno, ma il rischio di una vera crisi è ormai scongiurato. Si è creato un tale consenso, che pone al di fuori della realtà la possibilità di uno scontro tra le due potenze.
Cina e Usa hanno fatto sforzi reciproci per risolvere le dispute minori, dopo 60 anni sono state stabilite relazioni stabili, entrambi i governi hanno imparato a evitare che sentimenti interni della popolazione, potessero ledere le politiche tra i due paesi.
[…] A questo clima cordiale devono partecipare anche i media di entrambi i paesi, evitando sensazionalismi e distorsioni dell’immagine dell’altro paese.Links and Sources:
– Global Times (English)