Entro il 2020, a mezz’ora da Pechino, sorgerà una nuova città di dimensioni incredibili. Due opere su 97 sono già state realizzate. Tra queste, uno stadio made in Italy
A Tianjin – a mezz’ora di treno veloce da Pechino – in una zona dove nascerà una new town, ci sono già autostrade in cui lo sguardo si perde in mezzo a una spianata di lavori in corso. In piedi ci sono solo due opere in corso, in attesa che le ville e i centri commerciali possano appoggiare le fondamenta sulla nuova terra di Tianjin. Un processo urbano inarrestabile, che sta mutando anche le caratteristiche storiche di un paese a tradizione contadina. Grandi opere, entro il 2020: 97 nuovi aeroporti, un discreto numero di città, strade e infrastrutture. A Tianjin, in attesa del compimento della nuova città, solo due opere sono già pronte. Un velodromo, nella fase finale della propria costruzione ed uno stadio di calcio nuovo di zecca.
All’inglese, con i piloni ai quattro lati, che ricorda molto il Ferraris di Genova. Da fuori – distogliendo un attimo lo sguardo dai tanti lavoratori cinesi che si accalcano su un camioncino per ottenere il pranzo e la pausa – sembra lo stadio di un luogo con una lunga tradizione calcistica; un approccio severo e rituale al football. Invece, siamo in Cina.
All’interno la struttura è dotata di sky box, ristoranti, parcheggi e negozi prossimi all’apertura. Tra il pubblico e il manto erboso nessuna delimitazione. È stato costruito in un anno e mezzo, è costato 400 milioni di yuan (circa 46 milioni di euro) ed è il primo stadio in Cina creato e costruito da italiani.
L’hanno messo in piedi e a lucido gli architetti di Progetto Cmr, azienda di architetti, ingegneri e designer italiani che opera da tempo in Cina. Sul manto erboso, inaugurato a metà settembre da un concerto Mtv, si giocherà le chanches di un ambizioso futuro la squadra di calcio del Songjiang, la seconda di Tianjin (la prima, dove giocò l’italiano Tommasi, è in prima divisione). Si tratta di una compagine appena promossa dalla terza serie, con un presidente molto famoso tra i cinesi e alle spalle una società dal giro di soldi piuttosto importante.
Il presidente del team calcistico è Hao Haidong, forse il calciatore cinese più famoso in patria, con un breve trascorso anche nello Sheffield United in Inghilterra. È il presidente dei gialloblu di Tianjin, mentre la società proprietaria del club è controllata dalla Tianjin Songjiang Sport & Culture Co., Ltd., un’azienda che costruirà gran parte della new town di Tianjin.
Lo stadio rappresenta un mix tra la tradizione inglese e le più moderne necessità di marketing delle società sportive moderne. Nascendo all’interno di un’area destinata a diventare residenziale, i cinesi hanno spinto affinché possa diventare nel tempo un luogo di raccolta e svago non solo calcistico per la comunità di abitanti: ci saranno negozi, ristoranti e orpelli di vita sociale in pieno stile cinese.
[Scritto per Wired]