2012. L’anno di Xi (e Bo)

In by Gabriele Battaglia

Due sono stati i cinesi dell’anno 2012. Sono Xi Jinping, il prossimo presidente della Rpc, e la sua nemesi Bo Xilai, ex uomo forte di Chongqing. Mentre del primo solo ora la stampa fa un profilo ufficiale, sul secondo rimane il silenzio più totale. Intanto escono nuovi particolari sull’omicidio Heywood. Gli uomini dell’anno in Cina, secondo la stampa locale, alle prese con la chiusura della stagione politica, sono due: Xi Jinping e Bo Xilai. Destini diversi, se non contrari: il primo è diventato il capo supremo del Paese, uscito dal Congresso del Partito comunista cinese che ha segnato l’epocale cambiamento locale con pieni poteri.

Xi Jinping è infatti il segretario del Pcc, a marzo è destinato a diventare presidente delle Repubblica Popolare ed è già capo delle forze armate nazionali. Di lui in questi giorni la Xinhua, l’agenzia governativa ufficiale ha diffuso un profilo, che per la prima volta mostra foto e dettagli della sua gioventù, un fatto decisamente raro nella stampa locale.

Il secondo, Bo Xilai, è invece il reietto del 2012: il funzionario, già capo del partito di Chongqing, è in arresto, espulso e in attesa di processo, mentre escono nuovi particolari sull’omicidio del britannico Neil Heywood, per cui è stato accusata e condannata la moglie di Bo, Gu Kailai.

Di Xi Jinping si dice che sia "di buona educazione" e "uomo del popolo". In realtà il presidente della Repubblica in pectore, nonostante le prime mosse lo abbiano indirizzo verso speranze riformatrici, rimane un enigma, del quale si sa ben poco. L’agenzia governativa della Cina ha provato così a indirizzare opinione pubblica e stampa straniera, offrendo un ritratto dell’attuale leader colmo di pregi e virtù. "Xi è un leader che porta una ventata d’aria fresca alla vita politica del Paese, spinge fermamente avanti le riforme e l’apertura, e sta iniziando a guidare la nazione a realizzare il sogno cinese"

Chinese dream è il nuovo meme (come si indica la nuova viralità dell’informazione in Rete) della stampa locale, spinta dalle parole del nuovo leader. "Al giorno d’oggi, tutti parlano del sogno cinese", ha detto Xi, "a mio parere, ha specificato, realizzare il grande rinnovamento della nazione cinese è il più grande sogno della nazione nella storia moderna".

Per raggiungere questo obiettivo "sacro", ha scritto la Xinhua, Xi ha chiarito le sue posizioni sui vari aspetti dello sviluppo del Paese: "in materia di sviluppo economico il presidente si oppone alla crescita cieca e sostiene il principio dello sviluppo scientifico, che cerca la sostenibilità sia in termini di risorse e sia in termini ambientali". Dal punto di vista politico, "Xi sottolinea l’idea che tutto il potere appartiene al popolo, e chiede attiva e costante riforma politica nel rispetto del percorso del socialismo con caratteristiche cinesi. Si sottolinea, inoltre, lo stato di diritto e il potere statale esercitato secondo la Costituzione". Per quanto riguarda la cultura, infine, "egli mette in luce il talento umano in via di sviluppo e promuove uno spirito nazionale cinese".

Dal sogno cinese all’incubo di Bo Xilai. L’ex capo del Pcc di Chonqing, la cui epurazione è stata dovuta allo scandalo più clamoroso che ha scosso la Cina negli ultimi 20 anni, è in attesa di processo. Si era vociferato di date a ridosso di Natale, ma poi tutto è finito nel silenzio.

Nel frattempo però, nuovi dettagli emergono sull’evento che ha trascinato all’inferno Bo Xilai, ovvero l’omicidio di Heywood, da cui tutto ha avuto inizio.
Secondo il settimanale cinese Southern Metropolis Weekly, Heywood avrebbe scritto una email a Bo Guagua, figlio di Bo Xilai e Gu Kailai, a luglio 2011 chiedendo ben 14 milioni di sterline. In un’altra email, presumibilmente scritta pochi giorni prima del suo assassinio, avrebbe scritto a Gu che se le sue azioni non fossero state coerenti con le sue parole, avrebbe dovuto affrontarne le conseguenze.

In una terza mail Heywood avrebbe scritto: "Se non è il momento di risolvere il problema, mettiamolo da parte per ora". Nonostante questa mail, quindi Gu Kailai avrebbe continuato a credere alle possibilità che Heywood potesse fare del male al figlio, arrivando dunque alla scelta di ucciderlo. 

[Scritto per Lettera43; foto credits: chinanewscloud.com ]